Colazione energetica? Perfetta la Rossumada, il classico rimedio della nonna per dare tono e vigore. Se avete a disposizione uova fresche e biologiche la Rossumada è da provare: ideale per gli adolescenti, gli studenti alle prese con le ultime verifiche o gli esami, gli sportivi o per chi al mattino proprio non “carbura”, questa bevanda tonica è un vero e proprio ricostituente, utile anche quando si devono recuperare le forze o si deve affrontare una giornata “tosta”. La ricetta tradizionale prevede l’utilizzo del vino rosso (Bonarda o Barbera) ma in alcune famiglie si preparava aggiungendo un goccio di Marsala, di vino bianco o di caffè. In ogni caso, è una preparazione che catapulta nel mondo dei ricordi. A proposito: questa bevanda appare nel titolo del libro autobiografico di Sveva Casati Modignani “Il diavolo e la Rossumata”, nel quale la scrittrice, tra memorie, ricette ed emozioni, ripercorre i duri anni della guerra (dal 1943), vissuti tra la sua casa di Milano e una cascina tra le risaie di Trezzano sul Naviglio… Questa ricetta è presente nel nostro libro “A Milano si mangia bene” (Gribaudo/Feltrinelli).
La rossumada al caffè
Ingredienti (per persona):
1 tuorlo d’uovo
1 cucchiaio di zucchero
caffè (o vino o Marsala)
Con le fruste elettriche (o a mano) montare il tuorlo con lo zucchero finché risulta spumoso. Aggiungere due mezzi gusci d’uovo di caffè (o vino bianco o rosso oppure il Marsala), senza smettere di sbattere il composto. Servire subito, con un paio di biscottini. Per i bambini, potete sostituire il vino o il caffé con un cucchiaino di cacao sciolto in un po’ di latte caldo.
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