Ma sì, dai, entriamo ufficialmente anche noi nel clima natalizio! Senza se e senza ma. Ci tocca. Come abbiamo detto e scritto più volte il Natale lo amiamo… non proprio spassionatamente: ci piace perché ci “costringe” a dedicare del tempo ai fornelli per preparare qualche piatto speciale per le tavolate e i brindisi con gli amici. Se siete alla ricerca di una scenografica ricetta per il pranzo di Natale o per la cena della Vigilia o per Capodanno o semplicemente per fare bellissima figura… eccone una. È la Mousse di salmone aromatizzata al finocchietto, servita con dei blinis tiepidi. Ha il grandissimo pregio di poter essere preparata in anticipo, il giorno prima della cena o anche un paio di giorni prima, per non arrivare “affannati” al momento di ricevere gli ospiti. La ricetta originale proviene dalla rivista Cucina Moderna (forse dicembre 2013? Non ricordo…), e apparteneva a un servizio dedicato, appunto, al Natale da preparare in anticipo. Furbissimo consiglio, che sposiamo in pieno!
Mousse di salmone al finocchietto con blinis
Ingredienti per la mousse (per 6 porzioni):
350 d di salmone norvegese affumicato
50 g di creme fraiche
100 g di panna fresca
1 mazzetto di finocchietto
50 g di uova di salmone
2,5 g di fogli di gelatina
30 g di burro
sale
pepe
Ingredienti per i blinis:
230 g di farina 00
100 g di farina di grano saraceno
6,5 dl di latte fresco
3 tuorli
1 bustina di lievito di birra liofilizzato
150 g d burro
Zucchero
Sale
Per la mousse: mettere in ammollo i fogli di gelatina in acqua fredda, strizzarla e farla fondere in una tazzina di panna bollente. Far intiepidire. In una ciotola montare il resto della panna, regolando di sale e pepe, e conservarla in frigorifero coperta con della pellicola trasparente. Frullare il salmone con la creme fraiche e un po’ di finocchietto, tagliuzzato con una forbice, fino a ottenere un composto cremoso. Unire la panna con la gelatina, incorporarla per bene al composto e aggiungere anche la panna montata. Regolare di sale e aggiungere altro finocchietto. Imburrare degli stampini argentati usa e getta e riempirli con il composto, cercando di compattare bene la mousse. Trasferire gli sformatini in frigorifero e lasciarli una notte.
Per i blinis: versare il lievito in una ciotola, incorporare mezzo cucchiaino di zucchero, aggiungere 3 cucchiai di acqua tiepida e mettere la ciotola in una casseruola piena di acqua tiepida. Coprire con un canovaccio e lasciar riposare il composto per 20 minuti. Mescolare in un’altra ciotola abbastanza capiente e dai bordi alti i tuorli con le due farine setacciate e un pizzico di sale, unire il lievito e mescolare. Far intiepidire il latte e incorporarlo al composto mescolando per ottenere una pastella liscia e omogenea. Farla lievitare per due ore a temperatura ambiente. Il composto crescerà notevolmente. Mettere sul fuoco una padellina antiaderente di 8 cm di diametro, imburrarla leggermente e versare un cucchiaio di pastella. Far cuocere due minuti e quando il blinis tenderà a staccarsi dalla padellina girarlo e farlo cuocere dall’altro lato. Procedere fino a esaurire la pastella, avendo l’accortezza di pulire il fondo della padellina e di aggiungere sempre un pezzettino di burro. Preparando i blinis in anticipo, la sera per il pranzo del giorno dopo, per esempio, può essere una buona idea impilare i blinis cotti mettendo dei fogliettini di carta forno tra uno e l’altro: in questo modo, non si attaccano (stesso procedimento se decidete di congelarli, posizionandoli poi in sacchettini di plastica).
Al momento di servire l’antipasto: sformare la mousse sui piattini singoli, capovolgendola con delicatezza e completare la superficie con le uova di salmone e il finocchietto. Servire con i blinis tiepidi (se li preparare il giorno prima basta farli rinvenire qualche minuto in forno).
p.s.: visto che alcuni amici hanno in programma un weekend a Napoli e sulla Costiera Amalfitana, vi riportiamo il link (qui) del post che abbiamo dedicato a Napoli e dintorni, con i consigli del nostro amico Francesco. Parlando di Campania, impossibile non citare i dolci del maestro pasticciere Salvatore De Riso, di cui abbiamo fatto incetta durante l’ultima edizione di Milano Golosa (da urlo il suo Panettone al limoncello). A proposito di panettone, De Riso ha anche vinto l’ultima edizione di Re Panettone (per dire…), il tradizionale evento dedicato al dolce tipico di Milano, esposizione golosissima dei panettoni artigianali d’eccellenza (la sua prima edizione ebbe luogo nel 2008 al Teatro Litta). De Riso si è aggiudicato il premio per il Miglior Panettone Innovativo con il suo Girotondo alla frutta, farcito con albicocche, arancio, limone di Amalfi, mele candite e la strepitosa crema al limoncello. A chi non ha in programma una gita in Costiera segnaliamo che De Riso, insieme a Ristopiù Lombardia, ha aperto un nuovo spazio online per la vendita, anche al dettaglio, dei suoi prodotti: dolcisalderiso.ursamajorgroup.org. Occasione da non perdere! Chiudiamo con una bella citazione dal suo libro “Dolci in famiglia” edito da Rizzoli: “In Costa d’Amalfi tutto diventa simbolo: la terra ricca di agrumi, il mare con le più incredibili tonalità di blu e verde, le suggestive spiaggette, le piccole isole, gli agglomerati di casette bianche, rosa e gialle attorno a minuscoli porticcioli. È dall’unicità di questi luoghi che Salvatore De Riso trae ispirazione per la propria ‘arte’. Piccola perla di questa costa è Minori, città natale di Salvatore De Riso”. Non viene anche a voi voglia di partire per Minori?
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