Le zeppole di San Giuseppe sono una delle ricette più tipiche della nostra tradizione e si preparano in occasione di San Giuseppe; la zona di provenienza è la Campania dove le zeppole fritte di San Giuseppe sono un must da preparare a casa o acquistare dai maestri pasticceri. Similissime ai bignè di San Giuseppe romani le zeppole di San Giuseppe si differenziano per la forma e la presenza dell’amarena.
La lavorazione della zeppola differisce da quella del bignè che viene lavorato interamente con il cucchiaio mentre le zeppole si lavorano con una sacca da pasticcere e hanno la particolare forma a spirale che fa in modo che la crema non sia tutta all’interno ma fuoriesca.
Secondo la tradizione napoletana le zeppole dovrebbero essere così soffici da assorbire vino nello stesso quantitativo del loro peso. Ovviamente se le acquisti a Napoli, dai frittellai o in pasticceria, il risultato è pressapoco questo.
Se non vuoi preparare le classiche zeppole di San Giuseppe fritte, puoi preparare le zeppole al forno seguendo la ricetta che trovi qui. Puoi anche preparare le zeppole fritte e poi passarle al forno per qualche minuto, dopo averle farcite: in questo modo eliminerai l’unto del fritto, le zeppole si compatteranno e la crema diventerà ancora più morbida.
In entrambi i casi, si possono conservare in frigorifero, coperte, per massimo 2 giorni ma non possono essere congelate.
Ingredienti per 15 zeppole di San Giuseppe
Per l’impasto
Ricetta Zeppole di San Giuseppe
- Mettere a bollire acqua, burro e sale quindi aggiungere, dopo aver tolto dal fuoco, la farina mescolando con un cucchiaio (non usate il legno perché altrimenti la pasta prende un sapore stranissimo!). Rimettere sul fuoco basso e mescolare fino a quando l’impasto non inizia a staccarsi quindi lasciar raffreddare a temperatura ambiente e aggiungere zucchero passato al setaccio, uova, la vaniglia e il lievito; con lo sbattitore a media velocità far amalgamare tutto in modo da formare un composto compatto e senza grumi.
- Preparare la crema mettendo a bollire il latte con la scorza di limone e nel frattempo sbattere i tuorli con lo zucchero. Una volta che i tuorli e lo zucchero hanno formato una crema omogenea aggiungere la farina e mescolare delicatamente. Quando il latte comincia a bollire, togliere dal fuoco e aggiungere le uova sempre mescolando continuamente. Rimettere la crema sul fuoco e lasciarla addensare per bene mescolandola. Trasferire la crema in una ciotola, coprire con della pellicola trasparente e lasciate raffreddare.
- Riprendere l’impasto delle zeppole e prendere dei pezzi di carta alluminio o carta da forno, oliarli su un lato e, con una sacca da pasticcere, formare degli anelli di pasta a mo’ di spirale.
- Scaldare l’olio per farlo arrivare ad una massima temperatura di 170° e, quando è pronto, friggere le zeppole un paio per volta con tutta la carta alluminio che si staccherà al contatto con l’olio caldo. Le zeppole saranno pronte quando saranno dorate all’esterno e morbide all’interno.
- Scolare le zeppole, lasciarle raffreddare quindi riempirle con la crema preparata in precedenza. Aggiungere una o più amarene, spolverare con zucchero a velo e servire le zeppole.
Tempo di preparazione: 1 ora
Zeppole di San Giuseppe: consigli in più
- Puoi optare per una doppia cottura, in modo che le tue zeppole risultino croccanti e asciutte: cuocile prima in forno caldo e poi friggile, maneggiandole con delicatezza quando le sposti dalla teglia all’olio di cottura per evitare che si spezzino;
- Le zeppole di San Giuseppe fritte vanno conservate in frigo e mangiate nel giro di 2 giorni;
- Volendo, si può variare sia la base che la farcitura scegliendo cacao, pistacchi o frutta secca, marmellata e via dicendo.
Le origini delle zeppole di San Giuseppe
Secondo la tradizione, le zeppole napoletane nacquero nel convento di Santa Patrizia o in quello di San Gregorio Armeno (farcite con cannella e zucchero) e vennero codificate per la prima volta in ricetta durante la prima metà del 1800 anche se probabilmente venivano preparate anche prima. Infatti già nel 1700 il 19 marzo i friggitori per omaggiare il loro santo patrono, San Giuseppe appunto, iniziarono a sistemare dei banchetti fuori dalle loro botteghe dove preparavano e distribuivano le zeppole ai passanti, farcendole con un’amarena.
Si dice anche che all’inizio del 1900 il pasticcere Pintauro decise di iniziare a friggere le sue zeppole di San Giuseppe sul marciapiede di fronte al suo negozi, per fare concorrenza ai friggitori improvvisati e permettere ai napoletani di assaporare un dolce fatto davvero a regola d’arte. Ancora oggi Pintauro è considerata la pasticceria da frequentare per mangiare quelle che da molti vengono considerate le migliori zeppole di San Giuseppe.
Articolo scritto da Veruska Anconitano aka La Cuochina Sopraffina
https://lacuochinasopraffina.com/zeppole-di-san-giuseppe-ricetta-della-tradizione-napoletana