Nonna raccoglieva le zucchine dal suo orto. Quelle verde chiaro. Le poggiava sul suo grembiule che teneva in su come un tesoro prezioso. Si dirigeva nella piccola cucina tutta scassata e le tagliava a fette sottili con tanta precisione. Poi raccoglieva la menta con delicatezza. Mi chiamava affinché mi avvicinassi per sentirne l’odore. U sciauru. Friggeva le melanzane e io la guardavo seduta su una sedia sgangherata mentre disegnavo Candy Candy e Lady oscar. Poi arrivava con un piatto di pasta fumante. Me lo metteva davanti. Mi sorrideva mentre grattugiava la ricotta salata e diceva:
Mangia Sciatu miu.
Sei sempre qui, Nonna.
Della pasta con le zucchine fritte e la ricotta salata ne abbiamo parlato tante volte; una in particolare con la zucchina lunga a serpente e l’altra con una pasta deliziosa cento per cento con farina di lenticchie.
Questa volta le ho fatte con le zucchine classiche bianche, dette anche Triestine, che hanno a volte una graziosissima forma a stella quando le tagli.
Le affetto sottilmente ma non troppo perché secondo me devono avere un po’ di spessore e carattere. Faccio una pasta, non importa quale. Friggo rigorosamente come nonna in olio extra vergine d’oliva e lascio asciugare le zucchine in carta assorbente o, come faceva nonna nello scolapasta. La pasta deve essere in bianco senza alcun tipo di condimento se non un filo di olio. E poi sopra le zucchine.
E poi, la nevicata di ricotta salata.
Semplice ma indimenticabile.
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