Ma passiamo alla pratica.
Cos’è un orto sinergico?
Questo orto, tra l’altro, ha alcuni vantaggi pratici non di poco conto:
- Una volta allestito, il vostro lavoro si ridurrà al minimo.
- Non servono concimi, fertilizzanti o antiparassitari
- Si risparmia una buona quantità di acqua facendo del bene anche all’ambiente.
- Nessuna lavorazione del terreno perché questo si lavora da solo con le radici delle piante e l’azione di piccoli animali che vivono nel suolo.
- Nessun concime perché il suolo lasciato lavorare autonomamente diventa più fertile;
- Nessun diserbante perché le erbe non vanno eliminate, ma controllate;
- Nessun utilizzo di prodotti chimici perché da sola la natura riesce a essere in equilibrio perfetto.
Perché l’orto sinergico offre questi benefici?
- Consociare piante e fiori: ovvero unire specie differenti nell’orto in modo che possano aiutarsi reciprocamente. Per esempio i legumi sono capaci di arricchire la terra di azoto, l’aglio, la cipolla e alcune piante fiorite tengono a distanza i parassiti, alcune piante sono utili per tenere il terreno e, in generale, alcune varietà messe una accanto all’altra si scambiano benefici. Il pomodoro per esempio sta bene con l’aglio, la lattuga e i ravanelli, ma non è proprio amico di cetrioli e finocchi. Vi lascio qui il link a uno schema con tutti i consigli per consociare le piante in modo corretto. Nell’orto sinergico sono utilissimi anche i fiori ed è per questo che oltre a essere utili, ci ritroveremo di fronte a un orto-giardino. Si tratta sempre di fiori funzionali che allontanano insetti e parassiti. Tra le varietà più diffuse ci sono la Calendula, il Nasturzio e il Tagete.
- Il terreno non va lavorato: una volta allestito l’orto potete dire addio all’odioso compito di girare il terreno dopo l’inverno per prepararlo nuovamente ad accogliere le piante. Con l’orto sinergico il terreno non si tocca per non andare a rovinare le normali attività della natura che portano ad arricchire il suolo. Per lo stesso motivo il terreno non si calpesta e l’orto si costruisce su aiuole rialzate, chiamate bancali.
- Non servono concimi: proprio grazie alla naturale interazione delle piante, al terreno che rimane indisturbato e alla pacciamatura che vedremo tra poco, l’orto sinergico non ha bisogno di essere nutrito con concimi o altro. Inoltre, alla fine di ogni stagione bisognerà estirpare le vecchie piante coltivate e lasciarle sul terreno in modo che decomponendosi vadano ad arricchire il suolo.
- Il potere della pacciamatura: Tutta la superficie dell’orto sinergico deve essere coperta da uno strato di pacciamatura, ovvero uno strato di sostanze naturali che proteggono il terreno. In natura la pacciamatura si crea normalmente, ad esempio con le foglie che cadono in autunno, ma noi che facciamo giardinaggio difficilmente riflettiamo che il terreno in natura rimane praticamente sempre coperto. Dobbiamo quindi entrare nell’idea che pacciamare il terreno è un bene, anche per le nostre piante estetiche. In commercio si trova della corteccia sbriciolata oppure potete utilizzare il fieno che è la pacciamatura più diffusa. La pacciamatura consente di:
- evitare che i bancali di terreno si disfino con la pioggia;
- mantenere il terreno umido più a lungo riducendo così la quantità di acqua necessaria per irrigare;
- favorire la microfauna che rende il terreno più ricco;
- proteggere le piantine dal gelo;
- ridurre la crescita di erbacce.
Niente male, vero? L’ambiente ringrazierà e anche voi in particolari periodi di siccità! La pacciamatura, inoltre, dissolvendosi man mano nel tempo, aiuta a rendere il terreno più ricco. Vi assicuro, dopo pochi giorni dall’allestimento dell’orto, il terreno diventerà morbido e friabile, rimarrà ben umido e sarà ricco di lombrichi che fanno tanto bene al terreno.
Come allestire l’orto sinergico?
Foto presa dal web: http://www.manifestosardo.org/agroindustria-no-grazie-orto-sinergico/ |
- Definite la forma che volete dare al vostro orto sinergico in funzione dello spazio a vostra disposizione. Considerate inoltre lo spazio necessario per i camminamenti tra i bancali (almeno 60 cm per favorire il passaggio di una carriola).
- Pulite il suolo dalle erbacce per evitare che queste rilascino semi e ricrescano rigogliose nel vostro orto.
- Disponete dei paletti e aiutatevi con una corda che possa farvi da dima per riportare per terra il vostro disegno e procedete quindi alla formatura dell’orto. Ogni bancale deve avere una base di 120 cm, la lunghezza invece non è rilevante e dipende dal vostro spazio.
- Costruite i bancali riempiendo con la terra. La regola fondamentale è che ogni bancale, ovvero aiuola rialzata, sia alta 30-40 cm, larga 120 cm alla base e 60 cm sul piano alto. Una volta messo sufficiente terreno modellate il bancale in modo che la superficie in alto sia piana e i laterali obliqui.
- Disponete l’impianto di irrigazione a goccia: munitevi di tubi di polietilene di 12-16 mm per l’irrigazione, praticate i fori di 1,5-2 mm ogni 20-30 cm e disponete il tubo sull’orto in modo da fare una U sulla sommità del bancale. L’acqua dall’alto infatti andrà a fondo del terreno e bagnerà anche le piante presenti sui laterali. Bloccate il tubo in più punti con un fil di ferro spesso piegato a U. (Vedi figura sotto).
- Coprite i bancali con la pacciamatura naturale. Potete acquistare la pacciamatura pronta, ma vi consiglio di utilizzare la paglia più facile da reperire e a un costo nettamente minore.
https://www.peperoniepatate.com/2018/03/orto-sinergico-cose-e-come-si.html