Happy Vegan Christmas è un libro che ho comprato lo scorso anno. Firmato da Karoline Jonsson. Non la conoscevo ma da una rapida consultazione google scopro il suo bellissimo account instagram (gronaskafferiet) e tante cose carine carine. Biscotti, tipica ambientazione nordica, quella luce meravigliosa della nebbia e dalle sfumature fredde. Molta natura, lei che accarezza un cerbiatto e un adorabile gattone bianco e nero che l’aiuta in cucina e che compare anche tra le prime pagine di questo libro che definirlo interessante è poco. Macro, foto molto ravvicinate come piacciono a me, finestre, verde e amore viscerale per la natura e quello che regala; si evince anche senza empatia e cura. Lampante.
Lo devo dire che mi sono innamorata? No, dai. Si intuisce. Lampante anche questo, anzi. Il libro si divide in pochi capitoli: Cibo invernale, forno, bevande, il buffet di Natale, gli avanzi. Semplice, incisivo e dritta al punto. Amo le persone sintetiche (non essendolo il sottotitolo). Ama raccogliere dal proprio orto e nonostante ami tutte le stagioni confessa un amore particolare per gli ingredienti e per tutto quello che ruota intorno alla natura e il Natale.
Da svedese può mancare il lievitato profumato alla cannella? Dire di no. E infatti, in versione vegana c’è, come anche diverse preparazioni di panificati nordici, che personalmente amo. Spicy carrot bread è la prima ricetta che farò e che sicuramente -tempo permettendo- pubblicherò qui sul blog. Senza contare i Pepparkakor di cui sono ghiotta e la versione vegana di Karoline mi incuriosisce non poco. Tanto quanto la sua glassa per decorare senza la presenza di albumi. La gingerbread, il panforte e gli scone con arancia e cranberry. Tutto assolutamente delizioso e in linea con i miei gusti personali. Le arance essiccate con il fondente e dei piccoli “tartufi” con il limone, il cardamomo e la carota che ricorda un sapore dalle note Ottolenghiane (posso coniarlo maestro Ottolenghi? La prego). Sublime. Le rivisitazioni in chiave veg di famosissime bibite, anche tipicamente invernali/natalizie- non mancano e quindi golden milk, chaga, chaiccino, cioccolata calda, ginger beer e l’hot apple juice con l’aggiunta del ginger e dell’early grey che non ho mai provato. Semplice, chic, tradizionale con brio e non scontato. Perfetto, direi.
Si rivolge a un pubblico che ama la cucina veg, e potenzialmente può deludere chi non mastica la materia, questo sì. È onesto dirlo. Confrontando con i gusti tipicamente invernali -e natalizi soprattutto- dei miei amici e conoscenti lontani dalla cultura veg di sicuro potrebbero risultare ricette inadatte. Non generalizzando, per carità. Ma nella stragrande maggioranza, avendo a che fare con il cibo giornalmente anche da un punto di vista editoriale posso “tristemente” sostenerlo. Un libro però che consiglieri per l’open mind riguardo le ristrettezze e per godere della natura più che mai, anche e soprattutto nelle stagioni verdi. In lingua inglese, ma non si fa difficoltà per chi lo mastica anche solo un po’. Le ricette sono scritte in modo chiaro, pulito e non ci sono tanti gingilli.
Concreta, molto spontanea, bella.
Bella vera questa Karoline a cui vanno i miei più sinceri complimenti e Vegan Happy Christmas anche a te!
https://maghetta.it/2020/11/24/happy-vegan-christmas/