Risotto al Castelmagno con nocciole e perle di Aceto Balsamico

Ingredienti per 4 persone

Per il riso

riso Carnaroli 320 g
brodo vegetale 1,5 l
scalogno 80 g
burro 50 g + 80 g
Castelmagno 80 g
nocciole 20/25 circa 25/30 g

Per le perle

Aceto Balsamico di Mondena IGP 100 g
zucchero semolato 40 g
acqua 70 g
agar agar 5 g
olio di semi 2 l
olio extravergine di oliva 500 g
acqua 2 l

Procedimento

Per le perle

Per prima cosa, metti in un contenitore stretto e alto di circa 15×30 cm l’olio di semi e fallo raffreddare in freezer per almeno 40 minuti.

In un pentolino unisci l’acqua all’Aceto Balsamico, aggiungi lo zucchero e porta a bollore. Non appena sarà pronto, unisci l’agar agar, fai bollire per un minuto e lascialo raffreddare. Prendi ora una siringa da cucina, aspira un po’ del liquido e fallo cadere lentamente nell’olio di semi congelato goccia per goccia fino a terminare l’aceto. Delicatamente, una volta terminato, travasa l’olio di semi in una ciotola e con l’aiuto di un colino a maglie fini passa le perle di balsamico. Sciacquale poi nella ciotola con l’acqua, asciugale delicatamente e conservale nell’olio.

Per il riso

Per il risotto, fai soffriggere lo scalogno precedentemente tritato in una padella dal fondo largo a fuoco basso assieme a 50 g di burro.

Una volta che si sarà quasi sciolto, alza la fiamma e tosta il riso per circa 5 minuti, irroralo poi con il brodo vegetale coprendolo sempre a filo fino a portarlo a cottura ultimata.

Quando il riso sarà pronto, spegni la fiamma, unisci il restante burro e il Castelmagno, mantecalo fino a formare un’onda cremosa e lascialo riposare un minuto prima di servirlo. Nel frattempo, rompi le nocciole in maniera grossolana, adagia al centro del piatto una porzione di riso, cospargici sopra le nocciole e un po’ di perle. Il tuo riso al castelmagno con nocciole e perle di basilico è pronto.

Note

Questo risotto è una vera bontà! Che ne dici di provare anche…

Aceto Balsamico di Modena IGP: da dove arriva?

L’Aceto Balsamico di Modena IGP è ottenuto con una particolare e tradizonale tecnologia dai mosti d’uva parzialmente fermentati, cotti e/p concentrati , ottenuti da uve provenienti esclusivamente da vitigni di Lambrusco, Sangiovese, Trebbiano, Albana, Ancellotta, Fortana e Montuni, a cui viene aggiunto aceto di vino nella misura di almeno 10%, oltre ad un’aliquota di aceto di vino invecchiato almeno 10 anni.

Conservazione

Ti consiglio di consumare al momento il tuo risotto al Castelmagno e nocciole una volta pronto. Sconsiglio la congelazione.

Print Friendly, PDF & Email

Risotto al Castelmagno con nocciole e perle di Aceto Balsamico