Qui puoi scaricare il terzo numero di Mag-azine.
È Luglio e in questo periodo sul mio canale Instagram ci sono gelati e granite in ogni dove. Non occorre necessariamente la gelatiera ma solo tanto amore e una forchetta. Sì, una forchetta. È l’accessorio segreto. Servirà per rompere i cristalli di ghiaccio che si formano; ogni trenta minuti, infatti, dovrai aver cura di aprire il freezer, tirare fuori la vaschetta e dare dei colpetti decisi. E girare. Romperai i cristalli di ghiaccio e tutto verrà cremoso, buonissimo e perfetto. Perché, come sai, la granita siciliana non è assolutamente paragonabile alla grattachecca o al ghiaccio tritato con sciroppo, per capirci.
Nella Sicilia orientale
la granita ha la consistenza molto simile al gelato, ma la base chiaramente è acqua. La granita di pistacchio, nel Catanese, come ho avuto molte volte opportunità di raccontarti ricorda tantissimo il gelato. Farai fatica a riconoscerlo. Un palato non abituato davanti alla cremosità della granita al pistacchio rimarrà stupito. Questo è possibile grazie alla pazienza e alla rottura continua dei cristalli di ghiaccio. Non devi far congelare tutto il blocco ma romperlo ogni trenta minuti circa con la punta delle forchette e alla fine girare e rigirare fino a ottenere un composto cremoso.
Nel numero di Luglio di Mag-azine ti parlo nello specifico della granita al limone, la regina indiscussa tra tutte le granite. Quella che alla fine si preferisce sempre nonostante la produzione e la varietà incredibile di gusti. È una “semplice” limonata zuccherata, in fondo. Spremi i limoni, aggiungi l’acqua e lo zucchero e il gioco è fatto: la magia ha inizio.
Per leggere l’articolo puoi scaricare gratuitamente cliccando qui la rivista. E sul mio canale instagram trovi anche -non solo quella al limone- il video.
Il Video della Granita al limone
Il panetto per la granita di mandorle
Il panetto è formato da zucchero e mandorle, quindi la base perfetta per la granita di mandorle. Non ti nascondo che io amo fare il latte di mandorla in casa e poi ottenuto questo trasformarlo in granita. Per una questione di tempo e velocità il panetto si usa, eccome. Ce ne sono in commercio anche di qualità. È molto zuccherato e la mandorla, sinceramente, si sente meno. L’unico panetto che amo e compro è quello di Russo a Santa Venerina; conosci l’amore smisurato per questo luogo senza tempo che ho nel cuore da sempre.
Il panetto si mette ammollo nell’acqua fin quando si scioglie, ottenendo così una perfetta base -oltre che una bevanda eccezionale servita freddissima- per la tua grantia. Qualora volessi fare il latte di mandorla in casa ti riamando a questo articolo. Sempre su instagram -il canale IGTV- trovi il video della granita di mandorle. E un post, qui.
Il Video della granita alle mandorle
View this post on Instagram
A post shared by ?????? ?????? ?????? (@iaiaguardo) on