Decorare la tavola per le feste, per chi ama questo genere di cose, è proprio un bell’invito a nozze; che è poi un modo di dire d’antan perché in genere essere invitato a nozze -quando non si tratta di coppie che ami- è proprio un grande strazio. Considerazioni sciocche a parte, in genere la tavola pasquale si distingue da tutte le altre per i colori pastello e perché no scintillanti. Arriva la primavera e a dispetto del mood più “serio” argentato-dorato-ambrato con variazioni eventuali, a Pasqua ci si può consentire qualcosa di meno impegnativo. Preferire colori tenui e chiari, con motivi primaverili e tante uova-conigli-fiori, è un ottimo punto di partenza ma è vero che ci possono essere diverse declinazioni: dallo shabby chic al più semplice. Su Pinterest basta mettere tavole pasquali o Easter mood e si viene catapultati in un fiume di immagini pronte a diventare vere e proprie ispirazioni base su cui costruire la nostra tavola. Copiare non ci interessa, ma rendere tutto il più personale possibile partendo da un’idea sì: è perfetto. Lo facciamo tutti ed è inutile negarlo. Ognuno con la propria fantasia, possibilità e voglia. Già solo una tovaglia bianca linda -come sempre aggiungerei- con uova colorate e ramoscelli veri regala un effetto delicato e al tempo stesso sorprendente. Non c’è neanche bisogno di ricchi centrotavola complicati ma di qualche fiorellino, anche di campo, sparso qua e là con bottigliette anche di riutilizzo. Un’alzata piena di uova, che siano intere e vere, colorate e finte, di cioccolato o dipinte poco importa: le uova generalmente insieme ai fiori sono le vere protagoniste della tavola pasquale e primaverile in sé. Una delle idee che continua a piacermi negli anni è quella delle uova sgusciate e colorate con dentro qualche fiorellino: trovo che sia uno dei centrotavola più semplici, romantici ed eleganti -con poca spesa e massima resa- che si possano desiderare e realizzare. Si ricevono sempre tantissimi complimenti, sai?
L’alzata, il segnaposto, il tovagliolo e i fiori di campo
Come la sempiterna alzata piena di uova -di qualsiasi natura e colore- c’è pure l’evergreen: il portauovo. Perfetto per decorare, per tenere su qualche uovo come segnaposto e per arricchire ancora di più in allegria il tutto. I tovaglioli, freschi di bucato è inutile ribadirlo, hanno sempre quella marcia in più. Non vorrei tornare sull’argomento perché rischio di apparire più antipatica del dovuto ma io ho detto no quindici anni fa al tovagliolo di carta. E se lo capisco in alcuni momenti della vita, perché è chiaro che non si possono possedere venti tovaglioli e voglia di candeggiare costantemente, rimane inconcepibile -a mio inutile avviso- nelle feste. Sì, è pur vero che ci si deve anche riposare e non si può star lì a lavare poi di tutto, ma diciamolo: infilarli in lavatrice, stenderli e stirarli (eventualmente) è una gran bella perdita di tempo. Ma messa sulla bilancia con il sacrosanto bisogno di prendersi cura di sé attorniandosi di cose belle: beh. Non c’è partita. Nel caso in cui proprio no al tovagliolo di lino, cotone et similia: grazie al cielo ci sono anche tanti bei tovaglioli decorati (anche di Villeroy & Boch, visti su Amazon) che sono ben resistenti e si prestano bene a essere attorcigliati, arrotolati e messi in portatovaglioli (da Tiger in genere ce ne sono a forma di coniglietto ogni anno. Imperdibili! I primi tre marchi di facile reperibilità che mi vengono in mente sono: H&M home, Tiger e Coin).
I piatti
L’argomento scottante e i protagonisti indiscussi. Bastano dei semplici piatti monocolore bianchi (come sempre, aggiungerei) o variazioni di color pastello per rendere la tua tavola elegante e perfetta. Puntare sulla semplicità è sempre un’arma vincente. Pochi pezzi ma buoni. Piatti bianchi, tante uova colorate e qualche fiorellino qua e là: la perfezione! Equilibrare magari il centrotavola, nel caso in cui non ci si volesse rinunciare, in riferimento al tavolo; perché è importante farlo, giusto per fare un esempio, di una forma affine al tavolo. Io per esempio ho un tavolo molto particolare nella mia sala da pranzo: ovale e molto largo (due metri e cinquanta di larghezza per tre metri di lunghezza. Decisamente un fuori misura e dramma di tovaglie a parte pure la scelta del centrotavola è spesso un problema. Fossero questi i problemi della vita!).
Prediligo sempre i piatti bianchi e se non ho voglia di tirar fuori il servizio buono -nonostante faccia parte della fazione servizio buono tutta la vita perché bisogna godersele le cose sempre e non solo con gli altri per mostrare il servizio buono, proprio in sintesi della sintesi- vado di bianco o rosa (Ikea, eh! Niente di trascendentale) e il gioco è fatto. Il rosa, soprattutto molto delicato e pastello, è assolutamente perfetto e diventa indiscusso protagonista. Da anni desideravo però dei piatti con i conigli. Un dramma senza fine che ha visto il suo giusto epilogo proprio durante una pandemia mondiale. Chi l’avrebbe mai detto? È proprio vero che le cose arrivano quando meno te l’aspetti.
Desideravo dei piatti con i conigli perché molto spesso nelle riviste, soprattutto nordeuropee, ammiravo estasiati questi coniglietti piccoli eterei e colorati alternati ad alcuni stilizzati ma non troppo, in bianco, nero e grigio. Confesso una passione più per i primi, ma niente. Le mie ricerche non andavano mai a buon fine. Erano tutti dozzinali, di fattura che non mi convinceva e molto infantili. In mente li avevo e devo dire che erano praticamente molto simili a questi che ho poi trovato TADANNNN *rullo di tamburi*
Su Amazon!
Sì, su Amazon. È stato proprio il Signor Amazon a consigliarmeli e con mio sommo stupore: Villeroy & Boch. Ora, non è che conosca proprio tutto il catalogo ma essendo l’unico marchio che mi entusiasma perché i temi presenti sono generalmente di mio gusto, supponevo di conoscerlo abbastanza bene. Possiedo i piatti di Villeroy pasquali e devo dire che mi trovo benissimo e durano negli anni (poi da quest’anno ti permette pure di metterli in lavastoviglie e io al signor Villeroy come al signor Amazon che mi ha fatto scoprire i coniglietti voglio molto bene).
Non esiste un vero e proprio completo ma ci sono diversi piatti, ciotoline e tazze. E sono fatti bene ma così bene che me ne sono innamorata. Pare che Beatrix Potter con pennelli e acquerelli abbia disegnato una linea di coniglietti tutta per noi. Vedo già Peter, la sua famiglia e tutta la settima generazione compresi Flopsy, Mopsy e Cotton tail ma forse (e dico forse) sto divagando.
Il Decoupage sulle uova, le carote e il delirio
Quest’anno quindi la mia tavola avrà loro come protagonisti, solo qualche uovo al centro e fiorellini sparsi qua e là. Il tutto corredato e alternato dai piatti carota che ho trovato due anni fa su Zara Home e che amo in modo a dir poco viscerale. Ho preso anche le fragole, i mirtilli e tutti i frutti e le verdure che ho trovato. Ho preso pure la saliera a forma di pomodoro perché il cuore mi diceva “è necessaria”. E a distanza di tempo posso asserire che il cuore non sbaglia mai. Insomma carote, conigli, fiori e uova. E pure le uova con il decoupage di conigli sopra che ho fatto due anni fa (non sto delirando. O almeno non del tutto e se vuoi lanciarti nel decoupage anche tu ecco il link per farlo! Occorrono due minuti e l’effetto è sorprendente).
Avendo i piatti con i conigli, che andranno in mix con qualche servizio semplice bianco, e pure le carote direi di non esagerare e non metterò i conigli di erba finta che sono da anni ormai il mio must irrinunciabile.
Ma Iaia dove hai preso i conigli di erba finta?
È questa la domanda ricorrente che aleggia su tutti i miei social: da Tiger o su Amazon, vai sul sicuro. E durano anni anni e anni. A meno che il tuo cane o gatto non se lo infili in bocca strappando orecchie e sputando erba finta in tutta casa (sì, Koi ha avuto un incontro ravvicinato del terzo tipo una volta. Anzi, il coniglio ha avuto un incontro ravvicinato, se proprio dobbiamo dirla tutta). Sono pronta a giurare sull’effetto sorprendente che fanno questi coniglietti di erba sintetica. Sono proprio così carini che ti viene voglia di abbracciarli: piatti bianchi, tovaglia bianca e quattro uova colorate (o vere semplici senza fronzoli) e questo coniglio al centro ed è fatta: il miracolo pasquale ha inizio.
Il Bosco incantato dei conigli
A proposito di conigli di erba sintetica. Ecco. Su Pinterest anni fa ho visto una tavola pasquale interamente realizzata con erba sintetica. Sembrava un campo da calcio. Ho voluto rivisitare quell’idea facendomi tagliare una sorta di runner dal mio ferramenta di fiducia. Ho posizionato il runner sulla tavola bianca e linda ricamata da nonna e: perfetto! Un idillio. Quattro conigli di erba sintetica, due uova, qualche piatto bianco, nastrini di raso che sono sempre belli e delicati per chiudere i tovaglioli e la tavola pasquale più sorprendente è servita. Ci sono dei video di molti anni fa sul mio canale YouTube e te li lascio, alcuni, proprio qui sotto.
Quest’anno con i piatti conigli mi sa che non posso esagerare e mettere pure il runner, ma sai che non ne sono del tutto sicura? Insomma: non so ancora come apparecchierò e generalmente quando improvviso poi viene fuori qualcosa di più sensato rispetto al programmato. Di fatto però un pezzettino di runner o un’intera tovaglia se vogliamo strafare, in casa lo/la terrei eccome che non si sa mai.
Arrotolare tovaglioli come conigli
Arrotolare i tovaglioli e poi stringerli al centro per fare le orecchie da coniglio è un’altra cosa importante da non dimenticare mai, quanto l’erbetta sintetica alta che si trova spesso da Tiger per creare vere e proprie aiuole -con tanto di staccionate- come centrotavola. Una volta ti confesso che come centrotavola ho messo pure l’albero di pasqua, ovvero dei rami di ulivo secchi con attaccati -come da tradizione nordeuropea- tanti ovetti di polistirolo. Il risultato è che non ci vedevamo bene tra commensali ma l’impatto scenografico è assicurato.
Le uova candele
Quando avevo 16 anni ho tormentato tutte le mie amiche con la cera tedesca. E che cos’è la cera tedesca mi chiederai tu? È una cera malleabile, lavorabile che puoi stendere su qualsiasi superficie e poi decorare con perline, strass e passamanerie. Ho costruito candele e di tutto (pure addobbi pasquali e natalizi) per anni e anni. Ero proprio andata fuori di testa con questa cera tedesca e nel frattempo, sempre vent’anni fa ormai, mi sono dedicata allo scioglimento della cera e alla costruzione di candele. Servono davvero pochissimi ingredienti, poca manualità e il risultato è sorprendente. In sicurezza e con la giusta attrezzatura fare le candele non è così difficile. Ma perché ti racconto questo? Perché puoi svuotare le uova e riempirle di cera, sì. Vengono fuori delle meraviglie! Avevo delle foto su Flickr che non riesco a trovare. Ma appena le trovo devo assolutamente metterti la foto. Con pochissimo hai un centrotavola indimenticabile (e pure un pensierino da regalare, fatto completamente da te, che difficilmente verrà dimenticato).
Tre apparecchiature Pasquali
Vlog- Cominciamo a decorare casa per Pasqua
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