Chicago Pizza – Deep Dish Pizza Style

È Novembre e io ho tardato un po’ (eufemismo). Sono passati più di due mesi e sono successe tante di quelle cose che sembra un anno e più. Ho tante cose da scrivere, raccontare, disegnare e cucinare. È il periodo che amo di più e nonostante tutto e tutti vorrei che questo Natale fosse magico. Vorrei quantomeno provarci, e in fondo il segreto è poi tutto lì, no? Provarci. Provare a non smettere di sognare e rimanere aggrappati alla luce mai come in questo periodo storico mondiale non è solo importante ma fondamentale.

Ricomincerei da i tanti post lasciati in sospeso per riprendere il ritmo e poi partire senza indugio con le ricette di Natale. Su Instagram, sul profilo iaiaguardo, ho già cominciato ad addobbare, scartare calendari dell’avvento e cucinare qualcosa. Quotidianamente, insomma, mi trovi lì. 

La Chicago pizza, o deep dish pizza (letteralmente “pizza dal piatto profondo”), ha un impasto dai bordi molto alti che viene riempito da mozzarella, salsiccia, parmigiano e salsa marinara. È diventato un piatto tipico di Chicago, appunto, e viene considerata ormai una specialità culinaria del Midwest. Non si fa che parlare di pizza cake e Chicago pizza ultimamente. Ci hai fatto caso? Siamo di sicuro davanti a una nuova food obsession, dopo il dalgona coffe e il poke negli ultimi tempi. L’avevo già vista in una puntata di Man VS Food ma da allora ne avevo perso traccia e l’avevo completamente rimossa. Su Youtube poi, un continuo pullulare di video, assaggi e la curiosità chiaramente è arrivata. Le origini sono incerti. Alcuni dicono che già nel 1945 fosse presente in alcuni piatti ma sono gli anni settanta quelli del boom.

Tonda all’incirca 30 centimetri di diametro e alta dai 5 agli 8 centimetri ha fondo e bordi molto spessi, questo perché devono essere capaci di contenere una grande quantità di formaggio, salsicce e salsa di pomodoro che rimangono i tre ingredienti principali oltre alle infinite varianti. La Chicago pizza viene spesso confusa con la Pan Pizza Hut, fatta da una delle catene più famose di pizza, ed effettivamente le somiglia abbastanza ma nel caso della Deep dish  o Chicago, come vogliamo chiamarla, i bordi sono nettamente più alti.

Ho fatto la versione vegetariana senza salsicce ma qualora volessi provarla nel modo tradizionale alla Chicago style spezzetta la salsiccia e poggiala sopra il formaggio prima di mettere la salsa. Moltissimi mettono anche delle fette di salame piccante, al posto delle salsicce.

La Ricetta

Per L’impasto -vedi tutto nel video igtv che ti linko proprio sotto- ho usato 500 grammi di farina 0 ma puoi usare anche un mix di 0 (manitoba) e 00, 12 grammi di lievito di birra, 300 ml di acqua e 12 grammi di sale. Lascio sciogliere il lievito nell’acqua a temperatura ambiente. Aggiungo l’acqua nella farina con il sale e impasto per bene. Lascio coperto l’impasto per quattro ore anche se due sono più che sufficienti. Olio per bene una classica teglia da ciambella. Ho usato una di 22 centimetri perché volevo ottenere un effetto molto alto lateralmente ma, ripeto, da 28-30 è perfetto. Alzo lateralmente l’impasto e poi metto della mozzarella. Infine la salsa marinara che consiste in olio, cipolla, salsa e concentrato. In realtà la marinara prevede la presenza del rosmarino e aglio.

Il Video su Igtv

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Non si fa che parlare di pizza cake e chicago pizza, altrimenti detta deep-dish pizza ovvero la pizza dal piatto profondo. Sicuramente una delle nuove food obsession, quelle correnti improvvise di una determinata preparazione culinaria in ogni dove; dopo il dalgona coffee e il poke una bella pizza, diciamolo, ci stava tutta no? Eppure la Chicago pizza non è affatto una novità nelle tavole degli americani e pare che già nei anni sessanta si facesse. La particolarità è quella di usare la salsa marinara: una semplice salsa al pomodoro con cipolla, aglio e olio d’oliva e l’aggiunta di rosmarino ma io ho fatto semplicemente salsa, cipolla, olio e un po’ di concentrato. Per la Chicago si usa la mozzarella e tanto parmigiano. In pratica fai la base per la pizza ma devi alzarla lateralmente almeno di 5 centimetri (massimo 8 centimetri), mettere il ripieno “al contrario”, ovvero prima il formaggio e poi la salsa e via in forno per 30-35 minuti perché dipende dal forno a 220. Devi aspettare un po’ prima di servire perché d’accordo che l’effetto “formaggio grondante” è incredibilmente godurioso per alcuni ma rischi di ustionarti, di muoverla troppo e romperla e soprattutto di trovarti sul piatto qualcosa di troppo liquido. Ho usato 500 grammi di farina 0, 12 grammi di lievito di birra e 12 grammi di sale. Ho fatto lievitare 4 ore ma ne bastano 2. Ho oliato la teglia che è larga intorno ai 22 centimetri e messo 400 grammi di mozzarella e 100 grammi circa di parmigiano grattugiato. Ho pressato la mozzarella con una spatola prima di mettere la salsa e via in forno. La ricetta originale prevede anche la presenza di salsiccia da mettere prima di chiudere con la salsa. Una versione sicuramente più ricca che dà sostegno a tutta la pizza; ho preferito però farla in versione vegetariana. E tu hai mai provato la Chicago pizza? Ne hai mai sentito parlare? E soprattutto: cadi nelle food obsession o non ti interessano? #pizza #vegetarian #vegetariano #chicagopizza #deepdishpizza

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