Ingredienti per 14 pesche
Per l’impasto
farina 00 300 g
fecola di patate 35 g
burro 135 g (freddo da frigorifero)
uova 80 g (a temperatura ambiente)
zucchero semolato 120 g
latte fresco intero 20 g
vaniglia 1 bacca
lievito in polvere per dolci 10 g
sale 1 pizzico
Per le creme
latte fresco intero 210 g
tuorli 40 g
zucchero 65 g
amido di mais 10 g
amido di riso 15 g
cioccolato fondente 65 g
burro 8 g
vaniglia ½ bacca
limone non trattato la buccia grattugiata di ½
Per la bagna
Alchermes 300 g
Per decorare
foglie di menta q.b.
zucchero semolato 400 g
Procedimento
Per le creme
Per preparare le creme trita finemente il cioccolato fondente e tienilo da parte. Metti in un pentolino il latte con i semini interni della vaniglia e il suo baccello, aggiungi anche la scorza di limone e poi porta a sfiorare il bollore.
Nel frattempo, mischia in una ciotola i tuorli con lo zucchero, l’amido di mais e quello di riso. Quando il latte sarà caldo al punto giusto, elimina il baccello di vaniglia e versa nel pentolino il composto di tuorli, zucchero e amidi e mischia con una frusta fino all’addensamento della crema.
In una ciotolina pesa 200 g di crema e lasciala leggermente intiepidire, poi aggiungi il burro ammorbidito, copri con la pellicola trasparente e lasciala raffreddare, quindi mettila in frigorifero per almeno un paio di ore.
Aggiungi alla restante crema il cioccolato fondente tritato mescolando energicamente per scioglierlo completamente; quando otterrai una crema liscia e omogenea, coprila con pellicola a contatto, lasciala raffreddare e poi mettila in frigorifero per almeno un paio di ore.
Per le basi delle pesche
Per le cupole, metti le farine, il lievito e la fecola nella tazza di un robot da cucina munita di lame, poi unisci il burro e aziona le lame fino a ridurlo in briciole fini come la sabbia; ora aggiungi lo zucchero, le uova, il sale, il latte e la vaniglia e aziona di nuovo le lame fino a ottenere un composto che si compatti.
Ottenuto l’impasto, forma delle palline del peso di 25 g l’una e disponile su una leccarda foderata di carta forno, ben distanziate una dall’altra. Dovrai ottenere 28 palline che riporrai in frigorifero per mezz’ora.
Trascorso il tempo indicato, inforna le palline in forno ventilato a 160 ° per 15 minuti* circa, tenendo presente che l’impasto deve rimanere dorato e non scurirsi.
Una volta cotte, lascia intiepidire le semisfere e poi, aiutandoti con uno scavino o un cucchiaino svuota la parte centrale della semisfera: dovrai creare un incavo in cui successivamente spremere la crema pasticcera. Dopo averle scavate, lascia raffreddare le basi.
Componi i tuoi dolci
Metti l’Alchermes e lo zucchero semolato in due ciotoline distinte. Trasferisci le creme pasticcere in due sac-à-poche distinte e riempi 14 semisfere con la crema pasticcera alla vaniglia e le altre 14 con quella al cioccolato.
A questo punto, unisci due semisfere aventi creme diverse come a formare un bacio, poi intingi ogni pesca nel liquore e falla rotolare nello zucchero semolato in modo che ne venga interamente ricoperta. Adagia ogni pesca in un pirottino di carta e guarniscila con una o due foglioline di menta o di pasta di zucchero. Fai riposare le pesche in frigorifero per almeno un’ora prima di servirle!
Note
* Se il tuo forno non è munito della funzione ventilata, cuoci le pesche in forno statico a 175° per 15 minuti.
Storia e curiosità
Questi dolcetti golosi hanno una nascita incerta, e non ci sono documenti che ne attestino in modo inconfutabile l’origine. C’è da dire che sono in molti a credere che siano stati inventati tra i monti a cavallo dell’Appennino Tosco-Emiliano.
Si narra che, durante la seconda metà dell’Ottocento, la ricetta scese in pianura sia da un lato che dall’altro dell’Appennino. Questo sarebbe il motivo per cui a Prato vengono ancora oggi chiamate Pesche di Prato, mentre a Modena tutti le conoscono come Pesche Dolci. In entrambi i luoghi si usava spesso l’Alchermes come liquore per inumidire i dolci, e questo sarebbe il motivo per cui i liquori che originariamente si utilizzavano per bagnarle vennero sostituiti da questo coloratissimo preparato, prodotto a Firenze presso l’Officina Farmaceutica di Santa Maria Novella dal 1743 e venduto sia al di qua che al di là del valico montano.
Dolci irresistibili per ogni occasione!
Che tu abbia deciso di invitare le amiche per un tè o abbia voglia di fare una dolce sorpresa ai tuoi cari, eccoti qualche altra idea golosa e collaudata. Scegli la tua preferita, oppure… provale tutte!
Conservazione
Puoi conservare le tue pesche in una scatola di latta per 4 o 5 giorni al massimo, in un luogo fresco e asciutto. Non consiglio la congelazione.