Da un decennio saltuariamente parliamo di gelo (limone, caffè e anguria) ma quest’anno ho voluto fare diverse sottolineature e dedicarmici per bene perché oltre a essere un dolcetto semplice, gustoso e freschissimo è davvero buonissimo. A tal proposito ti segnalo l’articolo riassuntivo che ho scritto su RunLovers per il mio *rullo di tamburi* ritorno. Quanto mi è mancato RunLovers! Come sai però ormai è tutto un gioco di incastri molto complesso.
Ci tenevo moltissimo a pubblicarlo anche qui, nonostante RunLovers sia la mia seconda casa, per la sezione Profumi di Sicilia. Sicuramente il blog, rispetto agli anni scorsi ti sembrerà lento e a tratti immutato. In realtà da mesi ormai sto lavorando tantissimo: cambiando foto vecchie che non mi convincevano più, eliminando contenuti, modificando testi, inserendo chiavi di ricerca (non lo avevo mai fatto, lo so è incredibile) e tutta una serie di importanti cambiamenti che dovevano -e volevo- essere fatti. La sostanza dei vecchi post e l’anima del blog non ne risentirà e proprio per questo il lavoro è anche fatto di cuore. E non meccanicamente.
Il primo gelu di meluni (anguria) l’ho mangiato in un caldissimo Ferragosto con mamma, papà e Pier a Palermo. Proprio la settimana dei festeggiamenti di Santa Rosalia. Era in un bicchierino di plastica rigida che servivano al bar e dentro aveva delle gocce di cioccolato buonissime. Fondenti. Dopo il primo bicchierino io e papà ci siamo guardati in faccia e abbiamo detto all’unisono: bis? E da lì non ci siamo più fermati. Saranno passati dieci anni e il gelo da quel momento mi è entrato nel cuore. Non c’è Estate in cui io non l’abbia mangiato. Si trova anche in altri periodi dell’anno ma essendo un dolcetto tipico della parte occidentale qui, nel catanese, potrebbe essere difficile trovarlo. Segnalo comunque che Nonna Vincenza ne fa uno davvero degno di nota. Il problema però non esiste e sai perché?
Fare il gelo in casa è facilissimo
Occorrono tre ingredienti e la base del dolce è: acqua. La consistenza è simile alla panna cotta/budino; dipende chiaramente dalla qualità e dalla quantità dell’amido e questo potrebbe essere -come sempre- per gusto una questione assolutamente soggettiva. Troverai eventualmente la giusta quantità di amido o zucchero che fa per te. Il gelo alla cannella generalmente si accompagna a scaglie di fondente sopra mentre quello all’anguria con gocce di fondente. Solo che in quello alla cannella ci si mettono sopra le scaglie mentre nell’anguria le gocce vanno dentro. Nel gelo di limone va benissimo della scorza e in quello al caffè c’è chi lo accompagna con una generosa porzione di panna montata fresca sul momento.
Le FumettoRicette sono tornate!
Grazie al Gelo poi sono ritornate le Fumettoricette. Non c’è Maghetta (per adesso) ma Bretta. Non ci sono i nani da giardino (per adesso) ma Mimmy, la nonna di Bretta. Ci sono i colori e non solo bianco, nero e rosso come sempre e sul libro. Non ci sono tante cose ma in realtà ci sono tutte. E non è un caso che siano tornate, soprattutto collegate al gelo, alla Sicilia e ai ricordi. Ti aspetto su instagram!
Il Gelo di cannella
Lascia in infusione 200 grammi di stecche di cannella in 2 litri di acqua. Il giorno dopo filtra con un colino a trame strette e porta a bollore. Lascia riposare per 24 ore. Trascorso il tempo controlla la quantità dell’acqua perché potrebbe essere diminuita e calcola che per due litri di acqua occorrono 200 grammi di amido e 750 grammi di zucchero (io ne metto sempre meno perché non mi piace troppo zuccherato). In una pentola metti l’infuso di cannella con lo zucchero e amido e a fuoco basso porta a bollore continuando a mescolare. Una volta addensato il gelo lascia intiepidire e metti nelle formine. Servi questo gelo dopo almeno 4-5 ore in frigo. Meglio servito freddissimo con delle scaglie di cioccolato fondente, se vuoi.
Il Gelo di Mellone (Anguria)
Devi passare al setaccio l’anguria (io lo faccio con lo schiaccia patate) e ottenere un litro esatto di succo. A freddo devi aggiungere 80-90 grammi di amido e 120 grammi di zucchero semolato. Girare per bene e mettere sul fuoco portando a bollore senza mai smettere di girare. Io giro prima con la frusta da pasticciere per paura che ci siano grumi e poi con il classico cucchiaio. Dal momento in cui inizia il bollore devi lasciarlo sul fuoco bassissimo per massimo 4 minuti. Lo vedrai addensarsi mentre giri come per magia. Spegni il fuoco e lascia intiepidire. Puoi aggiungere un pizzico di vaniglia e anche uno di cannella. Puoi aggiungere anche del cioccolato fondente quando è tiepido perché non deve sciogliersi ma rimanere compatto. Prima che si cominci ad addensare versa negli stampini o nelle tazzine -come preferisci- e decora. Non avevo il gelsomino che è la decorazione classica. Conserva in frigo per almeno 6 ore.
Il Gelo di caffè
Prepara mezzo litro di caffè forte e nero e diluiscici mezzo litro di acqua, 200 grammi di zucchero e 50 grammi di amido. Metti in un tegame e unisci la buccia di un limone intero che però poi verrà eliminato e cuoci a fiamma bassa finché addensa. Versa nei bicchieri o forme che preferisci e tieni in frigo almeno due ore prima di servire.
Ingredienti per il Gelo di Limone
- un litro di acqua
- la scorza di due limoni
- il succo di 4 limoni di Sicilia belli grandi
- 220 grammi di zucchero (dipende dal sapore dei limoni ma nel caso aumenta un po’)
- 90 grammi di amido di mais
Lava per bene i limoni (biologici) e gratta la scorza di due e metti da parte. Ricava il succo dei limoni. In una pentola metti acqua, succo di limone, scorza e setaccia l’amido aggiungendolo. Aggiungi lo zucchero e porta a ebollizione mescolando continuamente con la frusta da pasticcere affinché non si formino i grumi. Raggiunga l’ebollizione spegni e lascia raffreddare un po’ prima di versare nelle forme che hai scelto. Una volta freddato il tutto metti in frigo per almeno sei ore.