Un’esperienza ad alta quota per i 10 anni di CHIC – Charming Italian Chef con l’incontro annuale tenuto nello splendido contesto dello Sky Way Montebianco e qualche consiglio per un weekend a Courmayeur
Mela 360° di Paolo Griffa |
“L’unione fa la forza” è un detto che rimane sempre nella nostra testa, ma nella realtà non tutti sono in grado di metterlo in pratica e di trarre energie e risorse dal gruppo.
CHIC, ovvero Charming Italian Chef, invece comprende perfettamente il significato di questo modo di dire e sa come metterlo in pratica.
123 associati, chef e non solo, con ben 17 new entry per l’anno 2019/2020, uniti per aprirsi al confronto, scambiarsi idee ed esperienze e avviare così una crescita culturale di ogni persona, ma anche di tutto il gruppo.
Un progetto mosso dall’amore per la cucina che spinge dalla tradizione e muove verso l’innovazione e si pone anche grandi obiettivi come quelli portati avanti con il progetto CHIC Respect.
Con questo marchio gli chef riconoscono che le nostre scelte alimentari hanno un impatto notevole ed evidente sull’ambiente e si impegnano a seguire alcune precise regole che possano agire in favore del benessere dell’individuo, ma anche dell’ambiente.
Queste le regole di base:
– Ridurre l’impatto ambientale dei consumi alimentare.
– Ridurre gli sprechi, gli scarti di lavorazione e il consumo di energia naturale.
– Promuovere l’azione di produttori virduosi e rendere il consumo economicamente più accessibile.
– Preservare la biodiversità.
– Promuovere una dieta variegata, bilanciata, stagionale, proponendo un modello di dieta sostenibile che preveda l’80% di proteine vegetali e il 20% di proteine animali.
Regole che servono per cambiare le piccole scelte e azioni quotidiane che però possono fare la differenza in termini di benessere per il mondo.
E’ con questi propositi e anche grazie a questi obiettivi che CHIC quest’anno ha raggiunto i 10 anni dalla data di fondazione e pochi giorni fa ho avuto il piacere di festeggiare con loro questo traguardo al Grand Hotel Royal & Golf di Courmayeur.
Una vera festa che ha avuto inizio ad alta quota grazie allo SkyWay Montebianco, una funivia che unisce Courmayeur praticamente con il cielo.
Bastano 5 minuti per arrivare a 3500 metri di altitudine e sentirsi davvero sul tetto del mondo. La maestosità del Monte Bianco è inspiegabile a parole e arrivare lì è l’unico modo per sentire appieno la forza della natura.
Un misto di rocce e ghiaccio che a immaginarlo fa quasi paura, eppure ci si sente avvolti con delicatezza. E i -19 °C sembrano appena uno 0 °C e forse anche di più.
Grazie a CHIC ho scoperto tanto di questo territorio, così eccomi arrivati al punto che forse più aspettavate.
Come fare in un weekend a Courmayeur?
1. Sky Way Monte Bianco
Salire sullo Sky Way Monte Bianco e fermarsi al Pavillon a 2166 metri di altitudine e fermarvi un attimo a osservare tutta la bellezza da cui siete circondati!
Fatto questo che è la cosa più importante di tutte 🙂 potete decidere di godervi una passeggiata all’aria aperta e a seconda della stagione avrete 2 opzioni:
– in inverno potrete seguire la passeggiata dell’infinito, un percorso disegnato artisticamente nella neve da fare con le ciaspole o gli scarponcini da sci;
– in primavera camminare tra le 900 specie di piante montane al Giardino Botanico Saussurea.
Al Pavillon potrete visitare anche le Cave Mont Blanc dove vengono fatti spumantizzare alcuni vini della regione. Infine fermatevi per un pranzo nel ristorante della struttura e assaporate un calice di vino d’altitudine guardando la meraviglia della natura che vi circonda.
2. Punta Helbronner
Risalite sullo Sky Way e andate ancora più su fino a Punta Helbronner a 3466 metri di altitudine.
Qui potrete visitare la Sala dei Cristalli che raccontano la storia del Monte Bianco, passeggiare sullo Sky Vertigo, una passerella trasparente sospesa sulla neve e salire fino all’Osservatorio 360° da cui ammirare tutto il panorama. Vi sembrerà di poter toccare le cime del Monte Bianco con le dita.
Se siete avventurieri da qui potrete anche partire per percorsi alpinistici fuori pista come quello che porta al ghiacciaio del Toula.
3. Cena e pernottamento al Grand Hotel Royal & Golf
A sera rientrando a Courmayeur potrete sostare nell’ambiente elegante e curatissimo del Grand Hotel Royal & Golf, l’hotel più antico della Valle d’Aosta. A cena potrete assaporare la cucina del bravissimo executive Chef, membro di CHIC appunto, Paolo Griffa.
Al ristorante stellato Petit Royal troverete una cucina gourmet precisa e rigorosa, ma divertente che riesce a creare stupore nei suoi commensali.
La foto del dessert pubblicata in alto è proprio una meraviglia dello chef Paolo Griffa.
4. Shopping enogastronomico
La Valle d’Aosta offre prodotti eccellenti realizzati con le ottime materie prime locali. Non perdete l’occasione di portare a casa un pezzo di Fontina DOP, magari d’alpeggio se capitate nel periodo giusto. In hotel potrete prenotare anche una visita alla fattoria e alla fabbrica di produzione di questo formaggio tipico che è anche Presidio Slow food.
Oltre alla fontina potrete fare scorta di Blu d’Aosta, Lardo d’Arnad, un pacchettino di tegole da sgranocchiare per dessert e magari una bottiglia dell’amaro Genepy.
Per i prodotti caseari potete visitare la fromagerie fornitissima Panizzi.
Se non siete sicuri di ciò che state acquistando fidatevi del marchio Saveurs du Val d’Aoste: dove troverete il loro bollino sarete certi di acquistare prodotti tipici di qualità.
Valle d’Aosta è anche viticoltura eroica e se siete appassionati di vino, assaporando i vini tipici sentirete tutto il gusto della terra in cui nascono.
Con Chic ho assagiato i vini di Rosset Terroir e c’è davvero da perdersi tra i profumi di Chambave Muscat, Cornalin e Petite Arvine o meglio “Sopraquota” visto che i vigneti sono a un’altitutine superiore rispetto a quanto consentito dal disciplinare.
5. Bagno in piscina all’aperto (anche in inverno) e degustazione birre locali
Un pomeriggio di SPA in hotel senza perdersi un tuffo nella piscina riscaldata all’aperto… magari con la neve intorno… è quello che ci vuole dopo una lunga passeggiata. 🙂
Infine, per non disperdere tutto il relax godetevi un aperitivo con le birre artigianali del micro birrificio di Courmayeur Mont Blanc.
Si tratta di birre prodotte esclusivamente con l’acqua del Monte Bianco e realizzate proprio a Courmayeur.
Per il momento è possibile berle solo in Valle d’Aosta per cui non perdete l’occasione per assaggiare una buona birra artigianale accompagnandola con qualche fetta di Jambon del bosses DOP, il prosciutto tipico della Valle d’Aosta.
https://www.peperoniepatate.com/2019/04/consigli-per-un-weekend-courmayeur-con.html