Non è propriamente la ricetta classica del pollo al curry, diciamolo. E quello mi piace sempre farlo in padella come ormai da anni. Questa è più una rivisitazione. Una sorta di mix riadattato per l’utilizzo della slow cooker. Fai tagliare il pollo a cubotti (intendo cosce e sovraccosce disossate) e dopo averlo lavato spruzzaci sopra mezzo limone (fidati di zia iaia, dai). Una volta fatto questo in una terrina metti il pollo e della farina in modo che tutte le carni siano infarinate. Anzi no! Sai che fai, ancora meglio, prendi un sacchetto di quelli richiudibili di plastica se ce l’hai (altrimenti continua nella terrina). Nella busta di plastica richiudibile metti: pollo, sale, pepe, farina, curry, curcuma, zenzero e paprica in polvere. Agita come ci ha insegnato quella santa donna di Nigella Lawson e poi con un filo di olio extra vergine d’olvia nella crock pot metti i pezzetti di pollo e cuoci per non più di tre ore (ma dipende dalle carni e dalla grandezza quindi regolati tu, per piacere. Non è colpa mia. Lo è sempre ma stavolta no) a temperatura alta. Aggiungi pochissimo latte di cocco. Ma proprio pochissimo. Se non ce l’hai e vuoi sostituirlo o semplicemente non ti piace (perché è comprensibile): aggiungi poco latte intero o di soia o magari la panna. Ma se metti un po’ di panna e dici che sono stata io a consigliartelo giuro che litighiamo.
Il riso basmati è cotto nel tè semplicemente. Puoi scegliere tu quale. Io l’ho fatto in un tè alla cannella e sì, non in modo invadente ma il riso aveva un pizzico speziato interessante.
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Il basmati cotto nel tè e il pollo al curry (nella slow cooker)