Crostata salata con radicchio e robiola: ingredienti per uno stampo rettangolare di 21×31 cm
uova 1 medio sgusciato (50 g)
farina 00 300 g
burro 165 g
sale 2 pizzichi
timo q.b.
pepe nero macinato q.b.
Per il ripieno
Radicchio Rosso Tardivo di Treviso IGP 400 g (350 g pulito)
aglio 1 spicchio
olio extravergine di oliva q.b.
sale q.b.
pepe nero macinato q.b.
robiola 400 g
uova 3
formaggio grattugiato 100 g
panna fresca liquida 50 g
Crostata salata con radicchio e robiola: procedimento
Per la base
Per preparare la crostata salata con radicchio e robiola parti dalla base. In un food processor o in un robot da cucina munito di lame unisci il burro freddo da frigorifero a tocchetti e la farina per realizzare la sabbiatura.
Aziona le lame fino a ottenere un composto dalla consistenza simile alla sabbia, poi aggiungi il sale e l’uovo sempre con il food processor in azione. Trasferisci il composto ottenuto su una spianatoia e aggiungi le foglioline di timo insieme al pepe macinato: conferiranno un buonissimo aroma.
Lavora l’impasto con le mani fino a ottenere un panetto omogeneo, appiattiscilo leggermente, avvolgilo nella pellicola trasparente e lascialo in frigorifero a riposare per circa 1 ora.
Trascorso il tempo necessario, lavora la frolla su una spianatoia leggermente infarinata con un matterello fino a ottenere uno spessore di circa 3 mm. Spruzza lo spray staccante sulla teglia (che puoi trovare facilmente in commercio) oppure imburrala e infarinala. Adagia la frolla nella teglia aiutandoti con il mattarello, poi elimina le eccedenze di pasta dal bordo con un coltello dalla lama sottile.
Con una forchetta bucherella la base della crostata senza arrivare fino al fondo. Ora esegui una cottura alla cieca: qui puoi trovare il mio tutorial. Adagia un foglio di carta forno sulla frolla e ricoprila interamente con le sferette apposite in ceramica o con i legumi secchi; cuoci in forno statico preriscaldato a 175° per 20 minuti circa.
Togli le sfere e la carta forno, quindi inforna nuovamente per 5 minuti sempre in forno statico preriscaldato a 175°. A questo punto sforna la base, lasciala raffreddare e dedicati al ripieno.
Per il ripieno
Su un tagliere pulisci il radicchio togliendo la base più dura e tenendo solo le foglie. In un colino capiente sciacqualo con abbondante acqua fresca corrente e poi asciugalo con uno panno da cucina.
In una padella fai scaldare aglio un filo d’olio e l’aglio sul fondo e il radicchio. Fallo saltare aggiungendo un pizzico di sale e di pepe fino a quando si sarà insaporito: ci vorranno circa 5 minuti. Trasferisci il radicchio su un piatto a parte.
In una ciotola capiente unisci la robiola, le uova e la panna, quindi con una frusta a mano amalgama tutti gli ingredienti.
Per la composizione
Aggiungi un pizzico di sale, pepe e il formaggio grattugiato e continua a mescolare energicamente.
Prendi la teglia e trasferisci il composto di robiola e panna all’interno della base della crostata e adagia il radicchio saltato sulla superficie*. Inforna nuovamente la crostata in forno statico preriscaldato a 175° per 30 minuti. Infine, sfornala, falla raffreddare e servi la tua crostata salata con radicchio e robiola.
Crostata salata al radicchio: note
* Per decorare la superficie puoi utilizzare delle foglioline di timo.
Puoi utilizzare una teglia antiaderente microforata per ottenere una cottura uniforme sul fondo e non dover imburrare e infarinare la teglia.
Devi sapere che il radicchio rosso di Treviso detiene il marchio IGP dal 1996 ed in commercio è presente nella variante tardiva (quella che, come ti ho anticipato, ho usato in questa ricetta) e in quella precoce, dalla foglia più larga e dalla consistenza mediamente croccante.
Crostata al radicchio e robiola: conservazione
Puoi conservare la crostata al radicchio e robiola in frigorifero per 3 giorni e riscaldarla a microonde o in forno prima di consumarla. Puoi congelarla. Se ti avanza, puoi conservare il radicchio in frigorifero, mantenendo le sue foglie ben asciutte.
Crostata salata: sapevi che…
Sapevi che il Radicchio Rosso di Treviso IGP viene coltivato in ben 41 comuni del Veneto, in provincia di Treviso, Venezia e Padova, nelle zone prevalentemente pianeggianti? Ma da cosa deriva il suo particolare colore? Il Radicchio Rosso tardivo viene raccolto a partire da novembre, dopo che la pianta ha subito due brinate che sono la causa della sua tipica colorazione. I cespi vengono così raccolti in mazzi, coperti da teli e infine immersi in vasche ad una temperatura di 11° per il tempo necessario fino al raggiungimento del giusto grado di maturazione.
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