Ecco come preparare la caponata di pesce capone, la ricetta originale che ha dato le origini alla caponata di melanzane
Come fare la caponata di pesce capone
Prendete una grossa padella e versatevi un giro abbondante di olio d’oliva.
Aggiungete la cipolla affettata, un pezzetto di peperoncino e lasciate soffriggere a fiamma bassa.
Intanto lavate e sbollentate le coste di sedano e tenete da parte l’acqua di cottura.
Scolate il sedano, tagliatelo a pezzetti e aggiungetelo al soffritto.
Aggiungete anche le olive denocciolate e tagliate a metà e i capperi.
Aggiungete la passata di pomodoro e diluite con l’acqua di cottura del sedano.
NON AGGIUNGETE SALE!
Regolerete di sale alla fine.
Lasciate cuocere a fiamma bassa fino a quando il sugo non si sarà ristretto.
A questo punto aggiungete l’aceto e lo zucchero e mescolate fino a quando lo zucchero non si sarà sciolto (un paio di minuti).
Togliete dal fuoco.
Pulite e sfilettate il pesce capone (io lo faccio fare al pescivendolo).
Eliminate la parte vicina alla gola dove ci sono molte spine.
Togliete le spine ai filetti di pesce capone con la pinzetta.
Aiutatevi passando un dito al centro del filetto.
Quando non ci saranno più spine, tagliate i filetti di pesce a bocconcini e infarinateli.
Friggete in abbondante olio.
Scolate il pesce fritto su un foglio di carta assorbente e salate leggermente.
Versate il pesce capone fritto nel condimento agrodolce e mescolate.
Se volete, potete aggiungere della menta fresca e della scorza di limone grattugiata.
A questo punto non dovete fare altro che lasciare insaporire il tutto per un paio d’ore, meglio se una notte intera.
La caponata di pesce capone va conservata in frigo ma va fatta rinvenire una decina di minuti prima di servirla.
Che ne dite, vi ho convinti con questa caponata di pesce capone? ?