Il mio weekend in Alto Adige, dopo la Valle Isarco, è continuato nella Bassa Atesina, a Sud di Bolzano.
Da Barbiano siamo arrivate ad Aldino dove ci attendeva Frederike Nicklaus pronta a farmi conoscere il progetto Alpine Gardening.
Frederike insieme ai suoi soci hanno dato vita a una associazione che consente di fare l’ortolano e avere la propria verdura anche vivendo in città e non avendo un proprio spazio verde.
L’Alpine Gardening è nato 3 anni fa con l’idea di affittare piccoli terreni ai turisti non solo per consentirgli di coltivare, ma anche per costruire una relazione e creare un legame con il territorio.
Grazie a questa iniziativa i turisti potranno immergersi nella natura non solo facendo escursioni, ma anche condividendo la passione per la terra.
Ma come funziona in pratica?
I turisti possono affittare terreni a partire da 25 mq e durante le proprie vacanze potranno seminare le proprie piantine.
Se non sono troppo lontani da Aldino, i contadini vacanzieri potranno tornare quando desiderano per prendersi cura delle proprie piante, altrimenti potranno semplicemente tornare in autunno per portare a casa il raccolto.
Nei mesi di distanza ci sarà sempre qualcuno a prendersi cura delle piante per assicurare che le verdure crescano rigogliose.
Nella squadra ci sono anche degli amici d’eccezione: 2 lama e 2 alpaca curati da Sabine che li sta educando con cura e pazienza per consentire ai bambini, ma anche agli adulti di fare passeggiate con loro tra le montagne. 🙂
Dopo aver provato personalmente a seminare e a piantare abbiamo concluso la mattinata con una merenda all’aria aperta: pane, speck, un bicchiere di vino e tante chiacchiere!
Perché la passione per la terra e per la natura è in grado di unire.
Ci salutiamo con la promessa di seguire a distanza le piantine e soprattutto di tornare in vacanza per godere della bellezza di questa valle e per salire alla Malga Gurndin Alm appena sotto il Corno Bianco. 🙂
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Credits Christian Weber |
Se passate nella zona di Aldino e Redagno non potete assolutamente perdere il Bletterbach, ovvero il Canyon dell’Alto Adige patrimonio UNESCO.
Si tratta di una gola di 8 km che unisce Aldino e Redagno per 400 metri di profondità che raccontano la storia della terra fino a 40 milioni di anni fa.
A scriverlo mi sembra un tempo ancora più incredibile!
Il canyon è un luogo perfetto per lunghe escursioni (e i percorsi sono davvero tanti!), ma anche per trascorrere la giornata in famiglia.
Il parco intorno al canyon è splendido ed è ricco di servizi che lo rendono adatto a grandi e a piccini, oltre che ad appassionati di escursioni e di geologia.
Prima di entrare nel canyon, sia ad Aldino che a Redagno si trovano anche 2 centri visitatori in cui poter conoscere i processi che hanno portato alla formazione del canyon e vedere da vicino i fossili incredibili ritrovati nella gola.
Dopo una breve passeggiata nel parco del Bletterbach arriviamo all’ultima deliziosa tappa del mio tour: la Locanda Sudtirolese Krone.
L’albergo Krone esiste già dal 1577 e la famiglia Franzelin, proprietaria della struttura, lo gestisce dal 1720. La sua storia lunga è conservata ancora nelle sue sale con accoglienti stube e stufe antiche che le scaldano già dal 1600.
Il Krone fa parte delle “Locande Sudtirolesi”, una associazione che unisce tutti quei locali che hanno il compito e l’obiettivo di prendersi cura e tramandare l’antica cultura gastronomica dell’Alto Adige.
Il Krone porta avanti la cucina regionale realizzandoli con i prodotti della propria azienda agricola e non dimenticando di dare spazio anche all’innovazione.
E’ qui che ho mangiato per la prima volta due piatti tipici della zona:
gli asparagi, anch’essi tipici di Bolzano, con salsa bolzanina e il gröstel di stoccafisso, un piatto a base di stoccafisso e patate che viene preparato per la Vigilia di Natale quando per tradizione Cattolica non è possibile mangiare carne.
https://www.peperoniepatate.com/2018/05/aldino-lalpine-gardening-e-il.html
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