Oggi a Torino sembrava primavera, il cielo era azzurrissimo e per pranzo, visto che ero a casa, ho accantonato zuppe e minestre calde e mi sono orientata verso una fresca insalata, meno noiosa della solita lattuga. Adoro l’avocado perchè è davvero un alimento versatile, oltre che ricco di vitamine, antiossidanti e potassio. Ovunque lo si metta il signor avocado sta bene, ricette dolci, ricette salate, ma a me lui piace anche da solo. Amo la sua cremosità e il suo gusto… e oggi l’ho accostato a dei finocchi crudi tagliati molto sottili e ad un’arancia. Un filo d’olio, un pizzico di sale rosa dell’Himalaya ed io ero felice come una Pasqua.
Ingredienti: 1 finocchio 1 avocado ben maturo 1 arancia olio evo sale rosa dell’HimalayaProcedimento: Tagliare molto sottilmente il finocchio, pelare a vivo un’arancia e fare a cubetti l’avocado. Condire con olio e sale e bon appétit.
Considerazioni: Le dosi indicate sono per una persona che mangi, come me, per pranzo, solo un’insalata. L’avocado comunque è nutriente e dà energia: sono arrivata all’ora di cena sazia. Se invece volete accostarla ad un secondo, queste dosi vanno benissimo anche per 2 persone. Un consiglio: se non lo mangiate subito, dopo averlo preparato irrorate l’avocado con del succo di limone perchè si ossida, diventa quindi un po’ bruttino… sempre buono, ma bruttino: tende a scurirsi.
Sono Simona e sono creativa stramba solare e lunatica, abito a Torino amo lo yoga l’India e la Corsica ma sogno di vivere in Provenza in un grosso casale in mezzo al verde con grilli e cicale e una grossa cucina per fare ciò che mi piace. Il mio primo tentativo in cucina è stato un piatto di gnocchi , avevo forse sei anni, guardavo sempre mia mamma impastare e decisi di provarci anch’io… Mi sono avvicinata in seguito alla cucina salutare dopo aver letto badilate di libri che trattavano argomenti sulle energie vibrazionali dei cibi, su come l’alimentazione può curare il nostro corpo ma soprattutto l’anima e da li è iniziato il mio percorso. Mi sono documentata sulla filosofia buddista tibetana, sull’ayurveda ho imparato a meditare e soprattutto ad ascoltare il mio corpo, ed è stato proprio il mio corpo ad un certo punto a non volere più mangiare animali. Ho incominciato a fare cose che nemmeno io credevo possibili, come abbracciare gli alberi e sentirne l’energia, guardare un tramonto e avere le lacrime agli occhi, osservare un passerotto e sentirmelo affine. Ho capito che siamo tutti connessi, uomini piante o animali nulla cambia. Facciamo tutti parte dello stesso cosmo. Ho 42 anni lavoro come impiegata amministrativa da quando ho terminato gli studi ma nel frattempo sto studiando per diventare nutrizionionista olistica, perché penso che non è mai troppo tardi per inseguire i propri sogni e il mio sarebbe quello di far star bene il prossimo partendo dal cibo. Fa che il cibo sia la tua medicina diceva Ippocrate. Amo cucinare pasticciare sperimentare , e tutto questo lo faccio con il cuore, quindi Namastè a tutti e bon appetit.
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